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domenica 24 marzo 2013

Facce da funerale

Blocco dello scrittore, e via, sei fottuto totalmente. In senso molto poco letterale purtroppo.
Diciamo che ti trovi a volte davanti a bivi mentali, scrivo qualcosa di serio? Qualcosa di utile? Qualcosa di demenziale?
Di solito io scrivo demenzialità, perché non sono buona per scrivere seriamente, oppure semplicemente quando sono seria, quando penso veramente qualcosa e la scrivo, di solito non piace. Mi piacerebbe dire che non venga capita, ma sarebbe una sciocca scusa per sentirmi un minimo speciale nel mio essere un outsider di quelli fighi che vedi fumare appoggiati al muro con una giacca di pelle. Per la cronaca, la giacca di pelle ce l'ho ed è anche bella.
Torniamo alle cavolate, queste piccole parentesi introspettive sono una noia mortale anche per me!
Volevo parlare delle regole per la scopata educata. Il sesso vende ragazzi, sto mica qui per farmi ignorare. Probabilmente è la cosa più facile di cui scrivere in questo periodo di crisi sociopolitica in cui ognuno si inventa un lavoro nuovo al giorno per riuscire a sbancare il lunario. Però ho cambiato idea. Mi sono chiesta spesso se avesse senso pensare a cose che ci danno fastidio, che ci fanno preoccupare e ci mandano ai matti. Continuare a insistere su un concetto che ci disturba nel profondo, che ci turba così tanto da non riuscire a parlarne neppure scherzandoci sopra. Forse è vagamente masochistico come concetto, ma penso che in fondo ci sia un che di catartico, come nelle tragedie greche.
Alla fine ho deciso di parlare della morte. (boooom! esplosione)

Non sono la prima e non sarò l'ultima a farlo e sicuramente non sono un'esperta in materia, non sono mai morta. So che non sarò quella che ne parla nel modo migliore o nel modo più originale, ma tutti noi prima o poi perdiamo qualcuno che amiamo e di solito la sensazione è che il momento non sia quello giusto, che sia troppo presto.
Lasciatevi dire, a volte non è troppo presto, a volte il momento arriva e non ci puoi fare nulla, funziona così in natura. L'accettazione della morte è una cosa tutt'altro che scontata. È qualcosa che arriva come un treno in corsa e per riuscire a realizzare cosa è successo e che è tutto vero, non è un sogno, ci vuole un po'.
Tempo fa ho scritto che ci si aspetta che sia come in un film, in cui ad un certo punto spunta la troupe cinematografica e ride e scherza perché è tutto finto, tutto uno scherzo di cattivo gusto. Parte della scena. È vero, all'inizio non sembra reale, il primo stadio è la negazione non a caso. Ci sono degli stadi nell'accettazione della morte o mancata tale, per chi si ferma.
Ognuno reagisce alla morte in modo differente e non credo sia da biasimare il modo in cui le persone lo fanno. Anche se non lo capiamo, anche se a volte ci infastidisce terribilmente, è qualcosa che dobbiamo accettare. Non in senso buono, potete mandarli a fanculo dato che anche voi soffrite, oppure no, ma ne avete tutto il diritto.
Muore uno in autostrada? Mi spiace, ma mica mi metto a piangere, manco lo conoscevo. Anzi magari se lo avessi conosciuto mi sarebbe pure stato sulle palle.
Mi sembra che a volte ci ritroviamo a obbligarci al dolore comunitario. A me di quello che è morto in Afghanistan mentre c'era la guerra e faceva il militare non me ne frega un cazzo. È il suo lavoro, bona. Controindicazioni: morte. C'è anche sui medicinali. Anzi, io ho beccato come controindicazioni: lingua nera, necrosi parziale, coma. Che figata ste medicine.
Tornando a noi, io sono una di quelle che fa un sacco di battute sulla morte ed è perché mi fa una paura fottuta. Sono giovane, non voglio morire, anche se non è sempre stato così, ma non sono cazzi vostri.
Si supera la paura di morire, dicono alcuni. Secondo me no. È atavico, fa parte del nostro essere vivi, come tali vogliamo prima di tutto l'autoconservazione, la salvaguardia nel nostro più o meno grande culo. Il primo istinto, se mi passate il concetto opinabile di istinto, è difendersi, parare il colpo o scappare.
Grissom diceva che siamo figli dell'uomo che scappa, perché si salva. È fottutamente vero. Così come è verissimo che uso le parolacce come rafforzativo perché sono troppo ignorante o pigra (spero di solito che sia la seconda) per cercarne di veri.

Sono già stata a funerali, forse troppi mi dico, ma non è vero. C'è chi ne vede di più. Tipo i becchini.
Le battute sulla morte sono considerate fuori luogo. A volte l'ho pensato, poi mi sono detta che nulla è sacro e che ridere di qualcosa aiuta, sempre. In fondo ho detto "piacere" al posto di "pace" al primo funerale cattolico a cui sono stata. Poi mi viene sempre da ridere ai funerali, perché mi distraggo e penso a un sacco di cose stupide, come tutti i modi dire in c'è "morte" "mortale" "decesso". Di solito de cesso, ma quella è più una cosa da romanacci.
Roba del tipo "quel funerale era una noia mortale, speravo almeno negli zombie". Oppure, "tesoro sei così pallida oggi sembri un cadavere". La mia preferita è "la morte ti farà anche bella, ma puzzi di morte".

Ricordate, se vi è morta una persona cara, non siete gli unici a cui è successo, non avete nulla di speciale, è già successo a un'intera popolazione dai numeri secolari degli annali di sal cazzo cosa. Ragazzi, siamo seri, succede. Fa schifo, ma la vita va così, c'è la morte di mezzo come c'è la nascita. Nulla si ferma, il mondo continua e nuove vite nasceranno e altre persone moriranno e il sole sorgerà lo stesso domani. Vorremmo che tutto si congelasse per permettere al nostro dolore di scemare. Vorremmo anche a volte che il dolore restasse lì, perché che il dolore diminuisca (anche se non sempre lo fa) è una frequente conseguenza del tempo che passa. Mi sento pure un po' in colpa, ma che posso fare, piangere tutti i giorni? Tagliarmi le vene? No, che poi sporca, è un casino e io non sono Petronio che poi scrive il Satyricon mentre si "sgara" le vene. (questa storia è una bufala, ma va beh) Non canto neppure come la Rettore.
Quando nasciamo stiamo già morendo. Tecnicamente non è vero, dato che la riproduzione cellulare inizia a rallentare dopo i 25 anni circa e il deperimento corporeo che ne consegue è quindi maggiormente tardivo. Tuttavia, possiamo pensare che sia così, che ogni giorno sia un po' una morte. Questo potete farlo, potete deprimervi, lamentarvi, disperarvi, rompere i coglioni al mondo.
Fate pure, ma evitate di ammazzarvi buttandovi sotto i binari della metro, perché sarebbe veramente scocciante per tutti noi che la usiamo.
Se ci tenete ad ammazzarvi posso farvi un prontuario di modi per farlo, se ci tenete a rompere i coglioni posso dare il prontuario omicida per i vostri amici.

Lasciatemi giusto concludere col fatto che non ha nessun senso a volte parlare di morte, perché c'è e non ci piace e non la accettiamo mai veramente del tutto e fa schifo. Però sentite, usate la religione se vi fa comodo. Sul serio, quelli pensano a un sacco di roba figa dopo la morte, reincarnazioni, resurrezioni dopo tre giorni, illuminazione, paradisi, valhalla. Posti pazzeschi.
Io mi tengo la mia paura, la mia non accettazione, il continuo pensiero della morte dei miei cari che mi attanaglia soprattutto quando faccio il bagno, perché l'acqua calda mi fa pensare. Me lo tengo stretto perché è quello che mi ricorda di godermi la vita di tanto in tanto, tra una sega mentale e l'altra. È quello che mi fa dire alle persone "smettila di lamentarti perché hai rotto i coglioni" e vi assicuro che lo dico e lo penso, proprio così com'è, senza filtro. Ho detto un casino di banalità, ma che me ne frega, è il blog ci posso anche scrivere cazzo tette e culo ed è solo affar mio.
Ora se volete leggere delle minchiate tornate indietro nei miei post, oppure leggetevi una scheletrica fashion blogger o un libro di Schopenhauer, almeno lui sul pessimismo andava forte.
lunedì 18 marzo 2013

Mr Grey, pessimo direi

C'è chi fa le recensioni dei libri, chi fa le recensioni dei film, chi fa le recensioni dei film porno e io non faccio recensioni perché non me ne frega un cazzo. Però di libri porno non ne leggo, anche se forse dovrei. Sono cresciuta con l'idea che gli Harmony fossero romanzetti rosa sdolcinati. Invece è pieno di soft porno. Siamo passati da Prevert a pervert per parlar d'amore aulico. De Sade sarebbe felice di vedere le vendite di E.L. James? Secondo me no, perché lui del sadismo sapeva più che qualche stronzata semi romantica, lo praticava normalmente e per questo era anche stato accusato, nonostante fosse un nobile nel 1700 francese pre rivoluzionario. Insomma, questa tizia americana sa poco e niente dell'amore, poco e niente dei Dom (dominatori sessuali), pochissimo di come scrivere un romanzo decente. Tuttavia, tramite il web e le richieste delle lettrici ha saputo modellare un ottimo business nell'editoria ora così in crisi. Tanto che parlano di farci un film. Lasciatemi dire che l'idea di leggere sta troiata pazzesca non mi allettava manco un po'. C'è da dire che sono però una persona precisa in quello che faccio, anche fin troppo pignola a volte, quindi mi sono detta "non giudicare senza conoscere". In fondo una volta ho dovuto leggere persino "Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire". Cosa non si fa per poter sputtanare qualcosa di noto.
Mi sono letta tutto i primo libro, poi ho cominciato il secondo dato che la "storia" teoricamente prosegue. Ammetto che è lì, fermo al 40% da mesi nel mio Kindle, perché mi annoiava così tanto che preferivo ascoltare un po' di musica e pensare ai fatti miei pure mentre attendevo il tram sotto la pioggia. Ovviamente non l'ho comprato, va bene tutto ma spendere soldi per certa merda non fa al caso mio. Piuttosto mi compro un albo di Manara e mi masturbo, capite.
Cosa possa far piacere un libro del genere per me è un mistero. Le donne sono veramente così cretine da godersi delle pagine scritte male e che parlano di stronzate? Credetemi, qualche libro erotico l'ho letto, ma non ha niente a che pare col porno. Quello non lo leggo perché mi fa ridere, fa sembrare tutto molto grottesco, come i film porno d'altronde. Ne ho visti tre nella mia vita, uno era tedesco e non c'ho capito un cazzo, la trama era pure noiosa e sinceramente non era un granché. Potete dirmi che i porno servono ad altro, ma io li ho guardati con gli amici, mi sono fatta due risate e sono tornata alle mie fantasie erotiche che sono sicuramente migliori. Soprattutto per la parte musicale.
Tornando al libro, dato che io le recensioni non le so fare, vi propongo uno stralcio del libro, in cui non solo si vede chiaramente che costei non sa scrivere, ma si nota anche la mancanza del focus principale: il sesso. Un sacco di boiate attorno e poca azione per quel che penso io dei libri porno.
C'è da dire che questa doveva essere una fanfiction di Twilight, quindi fate voi. Forse alla fine ha vinto lei.

«Niente reggiseno, Miss Steele. Mi piace.» La quantità di maiuscole in questa frase è impressionante, senza contare che il nome della protagonista ricorda metallo (steel) e continuo a immaginarla come una donna cyborg. Mi avvolge i seni con le mani e i capezzoli si induriscono all’istante. Poi ci appende il cappotto, dopo aver avvolto i seni per poi metterli nell'antico vaso che andava portato in salvo. «Alza le braccia e mettimele intorno alla testa» mormora. Questo deve essere un movimento secsi, ma me lo immagino in stile Gioca Jouer. Obbedisco senza indugio, e i miei seni si sollevano nelle sue mani. I capezzoli sono sempre più turgidi. La virgola prima della e a volte mi lascia perplessa, oltre a questo diciamo che aggiunge particolari fisiologici abbastanza irrilevanti.
Intreccio le dita, E ci faccio una sedia di vimini. tirando leggermente i suoi capelli morbidi e sensuali. La sensualità segreta dei capelli di Mr Grey, perché lui vale, Pantene. Giro la testa di lato, Se l'avesse girata all'indietro ci saremmo trovati in un film horror. per offrirgli il collo. Twilight ci manchi. «Mmh…» ansima dietro il mio orecchio, e io divento sorda mentre inizia a tirarmi i capezzoli con le dita, imitando il movimento delle mie mani tra i suoi capelli. Tirarsi i capelli e i capezzoli è la stessa cosa, m'han detto.
Gemo, nel dubbio avvertendo una nitida e inconfondibile sensazione riverberarsi Riverbecosa?! Ma se stai a parlare di scopare, non fare l'aulica dio cristo. all’altezza dell’inguine.
«Vuoi che ti faccia venire così?» No dai siam qui per giocare a Scarabeo. mormora. Inarco la schiena per spingere i seni contro le sue mani esperte.
«Ti piace, vero, Miss Steele?» Ma quanto parla sto tipo?!
«Mmh…» Gemo.
«Dimmelo.» Continua la sua lenta, sensuale tortura, pizzicandomi piano. Sta suonando il quinto movimento per capezzoli a corda.
«Sì.» Abbiam capito.
«Sì, cosa?» Il tardone.
«Sì… signore.» Signorsì signore, sull'attenti, capezzoli in alto!
«Brava bambina.» Freud aiutaci tu. Mi pizzica forte, e il mio corpo si agita convulsamente Chiamate un'ambulanza! contro il suo inguine.
L’intensa, deliziosa alternanza di dolore e piacere mi fa ansimare. Un misto tra un cane che corre e un maratoneta. Lo sento contro di me. Ma dai! Gemo A turna. e mi afferro con maggior forza ai suoi capelli. Ti prego dimmi che ha il parrucchino e lei cade come un salame.
«Penso che tu non sia ancora pronta per venire» Ho appena lucidato il pavimento e poi mi squirti in giro, sai che casino. mormora, fermando le mani, e mi morde piano il lobo dell’orecchio. Ma questa roba non si faceva a 16 anni? «E poi mi hai dato un dispiacere.» “Oh, no, cosa significa?” Cosa cazzo vuoi che significhi? Sì che questa è pure laureata. Benché offuscato dal desiderio accecante, Famoso desiderio che rende ciechi, come le pippe. il mio cervello si mette in allerta. Sirena dei pompieri in azione! Gemo di nuovo. In effetti erano pompieri secsi.
«Quindi, forse, dopotutto, non ti lascerò venire.» Ora sul pavimento ha messo uno straccio. Ricomincia a maneggiare Smanazza. i miei capezzoli, tirandoli, torcendoli, massaggiandoli. Facendone origami.
Mi struscio contro di lui, dimenandomi. Questa ragazza è tarantolata mi sa. Un esorcista per favore.
Lo sento sorridere contro il mio collo, mentre le sue mani mi scendono lungo i fianchi. Swiiishhh! Le sue dita agganciano il retro degli slip e tirano. Dita che manco Edward mani di forbice! Lui è Grey dita di gancio. Infila i pollici nella stoffa, lacerandola Imene. e sventolandomela Imene sventolante. poi davanti agli occhi in modo che io veda… Come la bandiera della partenza del Gran Premio di Formula Uno. Le sue mani scendono proprio lì. Ti prego, fai un libro porno e non riesci a dire vagina? VAGINA? No, lì, come le ragazzine che ridacchiano alla parola "pene" hiihihi. Mi infila dentro le dita, piano, da dietro. Quest'uomo ha le braccia più lunghe di un orango.
«Oh, sì. La mia adorabile bambina è pronta» Sembra una scena di pedofilia. Ora, lui ha 27 anni e lei 22 vorrei ricordare. mormora, e mi fa girare verso di lui. Se lo fa senza togliere le mani è Mister Fantastic! Il suo respiro è accelerato. Si infila un dito in bocca. «Hai un sapore così buono, Miss Steele.» Sai di filetto al pepe verde con mignon di patate. Ma per favore, sa di fregna! “Oddio.” Le sue dita hanno il gusto salato… di me. Dolce un po' salato non era qualcos'altro?
«Spogliami» mi ordina piano, guardandomi con gli occhi socchiusi. Questa è la loro idea di secsi al maschile. Uno che ti ordina piano le cose. Io indosso solo le scarpe, i tacchi a spillo di Kate. Mi sento presa alla sprovvista. Te ne accorgi solo ora?! Non ho mai svestito un uomo. «Puoi farcela» Un impresa degna della scalata dell'Everest. mi prende in giro, con dolcezza. Un po' come ti mando a fanculo, ma con affetto.

Sbatto le palpebre, perplessa. Da dove comincio? Io gli toglierei il parrucchino. Allungo le mani verso la sua maglietta, ma lui me le afferra con un sorriso malizioso.
«Oh, no.» Scuote la testa, sogghignando. «Non la maglietta. Forse dovrai toccarmi, per quello che ho in mente.» Due ore per spogliarsi, santa pace. Poi chissà in questi porno pseudo estremi che cavolo fanno. Ha gli occhi infiammati dall’eccitazione. A casa mia si chiama congiuntivite. “Oh… questa è una novità.” C'è anche il 3x2! Prende una delle mie mani e la appoggia sulla sua erezione. Zan zan!
«Ecco l’effetto che mi fai, Miss Steele.»
Sussulto e lo accarezzo, facendolo sorridere. Un uomo che sorride mentre gli tocchi il pacco mi è nuovo.
«Voglio entrarti dentro. Ho scordato la chiave, non è che mi apri? Tranquilla, mi pulisco i piedi sul tappetino. Toglimi i jeans. Prendi tu le redini.» Ihhhiiiii, nitrì in cavallo.
“Accidenti… le redini, a me.” Il cavallo scalpita. Lo guardo sbalordita.
«Cosa vuoi farmi?» mi provoca. Guarda, con la tua carnagione stanno bene i colpi di sole e poi direi che per gli occhi grigi un bel prugna sugli occhi, che ne pensi?
“Oh, c’è l’imbarazzo della scelta!” esclama la mia dea interiore, Questa "dea interiore" è roba da libretto di autoaiuto da casalinga frustrata. e, in preda a un misto di frustrazione, AH! Che vi avevo detto, la casalinga. desiderio e faccia tosta, Tostata sopra e sotto. lo spingo sul letto. Lui scoppia a ridere, Tipica risata pre-coito. e io gli rivolgo uno sguardo trionfante.
 La mia dea interiore è sul punto di esplodere. Ma magari esplodessi. Gli tolgo in fretta e un po’ goffamente le scarpe e le calze. Lui mi guarda, con gli occhi accesi di divertimento e desiderio. Quest'uomo ha sempre gli occhi accesi, praticamente un'automobile con gli abbaglianti.

È… splendido… È mio. Il mio tesssssoro. Salgo sul letto e mi metto a cavalcioni Iiiiihhh-aaaa! su di lui per slacciargli i jeans. Gli infilo le dita sotto la cintura, sfiorandogli i peli del ventre. Mi sa che questa non sa manco slacciare dei pantaloni. Lui chiude gli occhi e inarca i fianchi.
«Dovrai imparare a stare fermo» lo rimprovero, tirandogli i peli. Questa cosa fa un po' schifo sinceramente. Il suo respiro è affannoso, e mi sorride.
«Sì, Miss Steele» mormora, con gli occhi che luccicano. «I preservativi, nella mia tasca» ansima. Geme, nel dubbio?
Frugo lentamente nella tasca, guardando la sua espressione mentre lo tasto. Ha la bocca socchiusa. Ti sta per dire "e muoviti!" Tiro fuori le due bustine Di té alla menta. che trovo e le metto sul letto accanto a lui. Due! Sì, viene dopo l'uno. Eddaje, vuoi pure descrivermi il comodino? Le mie dita ansiose raggiungono il bottone dei jeans e lo slacciano, Yu-hu! dopo aver armeggiato un po’. Sono al culmine dell’eccitazione. Gemo. No?
«Sei così impaziente, Miss Steele» mormora, ironico. Ma se ci sta mettendo tre anni!
Gli abbasso la cerniera, e mi trovo davanti il problema di togliergli i boxer… Ecco questa poi. Devo calcolare il coefficente di attrito, poi il volume del pacco dell'interessato per riuscire a risolvere l'annoso problema. Aspetti che prendo carta e penna eh. “Mmh.” Pensieri profondi. Provo a tirarli, …No comment. ma si muovono appena. Aggrotto la fronte. Il problema risulta con troppe incognite. Perché è così difficile? Questa si è laureata e non riesce a togliere dei boxer.
«Non posso stare fermo se ti mordi il labbro» Connessioni logiche a puttane proprio. mi avverte, poi inarca l’inguine Ma mica era la schiena che si inarcava? Mi risulta difficile capire l'inarcamento dell'inguine a livello fisiologico. staccandosi dal letto, per consentirmi di abbassargli i pantaloni e i boxer allo stesso tempo. Scalcia i vestiti a terra. Dio santo Tanto per ricordarci che il Signore ti guarda, zozzona. , è tutto mio, posso giocarci quanto voglio, e di colpo è come se fosse Natale. Inizia a nevicare sborra.

Tipico regalo natalizio per le 22enni, un pene giocattolo, chiamato comunemente dildo.
«E adesso cosa pensi di fare?» Pensavo di scartare il regalo spellandoti l'uccello tesoro, ma secondo te?! mormora, senza più traccia di ironia. Perché prima invece c'era da ridere. Alzo una mano e lo tocco, studiando la sua espressione. Prende appunti. La sua bocca si arrotonda a “O”, Come l'amata espressioni delle bambole gonfiabili. mentre lui inspira profondamente. Provate a inspirare tenendo la bocca a "O" e vedrete che cosa ridicola viene fuori. La sua pelle è così liscia e vellutata… e dura… Pelle dura uno che lavora in ufficio, ma liscia e vellutata come quella di un bambino. Il nonsense totale. Mmh, Gemo. che combinazione deliziosa. Come la panna col gelato. Mi piego in avanti, con i capelli sul viso, e lo prendo in bocca. Succhio senza ritegno. Andiamo sulla troiaggine e affanculo tutto 'sto bordello di preliminari. Lui chiude gli occhi, i suoi fianchi fremono. Poi inizia a frinire come i grilli.
«Dio, Ana, piano» geme. La ragazza aspriracazzi, prossimamente in tutti i negozi di elettrodomestici e secsi sciòp.
Mi sento così potente; We are the champions my friend. è una sensazione inebriante, stuzzicarlo ed esplorarlo Esplorando il corpo umano, quante cose che impariamo. con la bocca e la lingua. Peccato, speravo con torcia e piccone. Lui si tende sotto di me mentre vado su e giù con la bocca, spingendomelo in fondo alla gola, a labbra strette… ancora e ancora. Giuro, è scritto così.
«Fermati, Ana, fermati. Non voglio venire.» No, seriamente, ma quale uomo dice non voglio venire.
Mi siedo e lo guardo stralunata. Ecco, lo pensa anche lei! Sto ansimando come lui, ma sono confusa. “Pensavo di avere io le redini.” Il cavallo mi è scappato a destra e io stavo andando a sinistra.
«La tua ingenuità e il tuo entusiasmo sono disarmanti» Ingenuità non è proprio la parola che avrei usato. geme. Sti qua gemono un sacco e trombano poco. «Mettiti sopra… è la cosa migliore.»

A-E-I “Oh.” U-Y
«Tieni, infilami questo.» Mi passa un profilattico.
“Merda. Bonjour finesse! Come faccio?” Strappo la bustina e sento la guaina La GUAINA. di gomma appiccicosa tra le dita.
«Pizzica la punta e poi srotolalo. Non deve entrarci l’aria» ansima. Prossima volta fai prima la prova con la banana come dicono agli adolescenti dai ciccia.
Lentamente, con il massimo della concentrazione, faccio come mi ha detto.
«Anastasia, mi fai morire…» grugnisce. Dai cavalli ai maiali, oink oink.
Ammiro la mia opera Ha parlato l'Artemisia Gentileschi dei cazzi. e lui. È davvero uno splendido esemplare di uomo. Ora siamo finiti a una fiera di animali, gli ha soppesato il pacco e ora gli guarderà pure i denti? Guardarlo è terribilmente eccitante.
«Ora voglio affondare dentro di te» Un po' come il Titanic nell'oceano. mormora. Lo guardo intimidita, Ma se fino a due secondi fa sembravi Cicciolina! e lui di colpo si alza a sedere, per cui ci troviamo faccia a faccia.
«Così» mormora, poi mi circonda i fianchi con un braccio e mi solleva di qualche centimetro, mentre si posiziona sotto di me. Con grande lentezza, Avete notato che sono più i preamboli che le scene di sesso vere e proprie?! mi lascia scivolare sopra di lui. Swiiiishhh! Gemo Che novità! mentre mi spalanca Il portone., mi riempie Il bicchiere., a bocca aperta per la sorpresa di quella sensazione sublime, lancinante, che mi colma Il vuoto cosmico della mia vagina intergalattica.. “Oh… ti prego.” Sì, lo penso anch'io, ma credo che il tono sia diverso.
«Così va bene, piccola, sentimi, fino in fondo» ringhia L'uomo cane-maiale., e chiude gli occhi per un attimo. Giusto, perché non riposare gli occhi in un momento come questo? Perfect timing!
Ora è dentro di me, affondato fino all’elsa Ahahahahaha la donna fodero! Chi estrarrà quest'uomo da questa donna otterrà EXCALIBUR!, e mi tiene ferma, per alcuni secondi… minuti… non lo so, Ore, ere, anni luce. fissandomi intensamente. E si scoprì che era strabico.
«È profondo, qui» Non tocco il fondo della piscina! Che frase amorevole. (Tesoro, fare l'amore con te è come lanciare un salame in un corridoio) mormora. Inarca e ruota i fianchi in un solo movimento, Non capisco se è un contorsionista o un coglione. facendomi gemere… Oddio, la sensazione si irradia Seh. nel mio ventre… in tutto il corpo.
“Cazzo!” E già, è proprio un cazzo!
«Ancora» mormoro. Lui obbedisce, nel suo sguardo un sorriso svogliato Svogliato?! Se uno è svogliato nel sesso di sicuro fa la pipì seduto. Rovescio la testa all’indietro, Esorcista mode on. gemendo, e i capelli mi cadono sulla schiena, pianissimo, Al rallentatore con la musica di Momenti di gloria. mentre lui affonda nel letto. E muore soffocato.
«Muoviti, Anastasia, su e giù, Con l'ascensore. come vuoi. O destra e sinistra, in diagonale, insomma alla cazzo di cane. Prendi le mie mani» Santificale e conducimi al tuo Figlio Maria ansima, la voce roca, Ansima rocamente! profonda e sensuale.
Afferro le sue mani, come se fossero una zattera di salvataggio. Giusto, è profondo qui. Mi sollevo e poi mi abbasso. Non decolla. I suoi occhi ardono di desiderio. Il suo respiro spezzato si accompagna al mio e i suoi fianchi si sollevano mentre io scendo, spingendomi di nuovo in alto. Praticamente vanno in altalena. Prendiamo il ritmo… su, giù, su, giù… E uno due e tre e quattro, forza ragazze fate sudare quelle cosce! ancora e ancora… è così… bello. Tra un respiro affannoso e l’altro, il profondo, traboccante senso di pienezza, Scorpacciata de cazzi! la violenta e pulsante Ellamiseria! sensazione che mi sta invadendo rapidamente… lo guardo e i nostri occhi si incontrano… e nei suoi vedo stupore. Stupore nei miei confronti. E ci credo, gli hai detto che eri vergine invece sei la Ilona Staller dei poveri.
Lo sto scopando. Gli erano cadute sopra delle briciole. Sono io che tengo le redini. È mio e io sono sua. Quel pensiero mi spinge, pesante come cemento, Tipica spinta del cemento. oltre il baratro, e vengo… urlando senza controllo. Praticamente una sirena dei pompieri montata su una pazza isterica. Saranno felici i vicini. Lui mi afferra i fianchi, chiude gli occhi, rovescia indietro la testa, la mascella serrata, e viene senza fiatare. Elenco con un climax da paura. Io gli crollo sul petto, sopraffatta, in un luogo tra la fantasia e la realtà, un luogo dove non ci sono limiti, né assoluti né relativi. Narnia.


* Ovviamente le parti in azzurro sono i miei commenti.
sabato 9 marzo 2013

Quanto Vale

Mi sono ripromessa di non fare di questo blog il mio sfogo personale, per quanto per me sia detensionante scrivere. Non trovo inoltre molto furbo che le persone mettano tutti i propri cazzi (più o meno metaforici) su Internet. Per questo motivo nonostante sia un periodo inevitabilmente pessimo a livello lavorativo, vorrei parlare d'altro.
Perché sappiamo che una crisi economica c'è stata, che ci sia ancora e che sia ancora grave dipende dalla vostra percezione della realtà e da quanti soldi avete nelle vostre tasche.
Quindi tralasciamo questi problemi da poveracci come me e andiamo a parlare d chi i soldi ce li ha e li spende per stronzate pazzesche. Tipo una nottata con la più moderna invenzione dei sexy shop.
Vorrei aprire una parentesi, io adoro chi inventa i sex toys, ci vuole una certa dose di fantasia unita a una gran conoscenza di perversioni sessuali della gente. Signori, a voi che un tempo inventaste il vibratore per evitare che le donne sclerassero, capendo perfettamente come noi in realtà siamo delle vagine piene di ormoni che girano attaccate a un corpo più o meno femminile.
Gli uomini amano toccarsi, direi che è ben noto, inoltre amano avere il controllo della situazione molto spesso. Come si può non essere tranquilli a passare il tempo con una bellissima bambola gonfiabile?
Dopo Federica la mano amica, la migliore amica dell'uomo (ricco) sarà Valentina.
Probabilmente tutte le gnoccone brasiliane sono in giro sulle riviste di intimo e lì sono rimaste sono i cessi, per questo la Sexonico, società di sex toys di questo paese, ha lanciato un'asta per Valentina. E dove se non al primo salone internazionale delle bambole gonfiabili? Spero prima o poi arrivi questa fiera anche in Italia, il Misex sembrerà una barzelletta. Dunque nell'asta (al momento arrivata a 33 mila sterline) ci sono la suite presidenziale di un hotel a Sao Paulo, perché se devi pagare così tanto almeno che sia in un posto stupendo! Poi, una cena speciale a lume di candela, spero che Valentina non sia infiammabile e che abbia la funzione risucchio anche per il cibo, con champagne francese apprezzato dalle migliori bambolone. Un bagno aromatico, che effettivamente serve a Valentina, dato che se lasciata in acqua calda trattiene il calore fino a simulare quello umano. Infine avreste volo e trasferimento, speciale biancheria per Valentina, ma se siete un po' dei pervs potete mettervela voi, e una fotocamera digitale per fare il vostro stop motion porno. Grande idea.
La nostra Vale ha occhi verdi e labbra carnose, sembra una donna un po' piallata sulla pelle, non ha peli, sta zitta, apre la bocca a comando e si spoglia quando volete. Certo le unghie rosa shocking sono un po' trash, ma che ci volete fare, povera Valentina ha solo pochi mesi, crescerà anche nel gusto estetico.