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mercoledì 19 dicembre 2012

Bond(got)age

Ebbene, oggi che ormai sta per sparire dalle sale cinematografiché italiane, che sono quelle milanesi per me che sono milanese e quindi snob, parliamo di quel bel filmettino amato da critica e pubblico che è 007 Skyfall.
Dopo averlo visto al cinema vi dico subito che m'è piaciuto e me lo comprerò dato che sono appassionata della sigla di 007 da quand'era ancora Sean ("scozia forever" come dicono in Lucky Number Slevin) nonostante non fossi ancora nata. E il mondo piageva per questo, perché poi sono nata sul serio.
Tornando al film, non mi stupisce che sia stato apprezzato dalla critica, soprattutto perché io i critici cinematografici me li immagino come un composto disomogeneo con qualche hipster con le bretelle i pantaloni da c'ho l'acqua in casa e gli occhiali vintage e qualche cinefilo di classe che fa lo snob anche se poi a casa di nascosto si guarda i cinepanettoni. Come i bulimici. Infatti poi vomitano anche loro.
Sarà che ci sono queste scene così ben studiate tra luci e fotografia, sarà che certi pezzi ricordano The Dark Knight che ha fatto eiaculare centinaia di uomini che da giovani amavano i fumetti di Batman, sarà che gli attori erano bravissimi e la storia originale, tant'è.
Questo post è pieno di spoiler del film, quindi se non l'hai visto sei ancora in tempo, correte al cinema, che a scaricarlo ci vuole una vita e si vede di merda che è troppo nuovo, e guardalo. Poi torna qui e finisci di leggere che è brutto lasciare le cose in sospeso.
Partiamo dall'inizio, i titoli di testa sinceramente non mi hanno entusiasmata. Quei cervi, che poi si capisce perché son lì per 3 nanosencondi di film, piacciono agli hipster sovracitati (e sovraeccitati probabilmente) ma a noi lasciano un po' perplessi. Avevo amato i titoli di testa di Casino Royale, film di debutto del nuovo nuovissimo James Bond fatto da quel figone di Daniel Craig, che può non piacere ma è un figone. Quindi insomma, perché non erano il massimo. Allora, cominciamo a dire che certi effetti sott'acqua erano belli e ben fatti, ma stravisti e un po' banalotti, che il passaggio da una scena all'altra tramite sto buco di proiettile GIGA SPOILER era pure fatto male, niente texture sul buco e sulle frange (che poi scopriremo essere della giacca di Bond) molto bidimensionale, ho visto decisamente di meglio e per la spesa fatta potevano almeno provarci a fare una cosa decente. L'effetto di caduta del cielo, che a dirla tutta potevano evitare, era sicuramente meglio dei cervi che si scioglievano tutti, scelta discutibile e poco in linea con la trama successiva. Poi Adele, sei brava eh, ma che du palle. Sempre i soliti errori con la voce, pure in registrazione, la canzone era tutta un po' uguale e abbiamo tutti preferito quando l'ha cantata Mangoni.
Avrei preferito non so, una Florence Welch ad esempio. Torniamo ai bei tempi di Golfinger dai regà.
Dopo questa hipsterata un po' forzata, siamo nel film, un po' intristiti dalla canzone infinita e tagliavene, ma entusiasti del nostro James che rincorre il cattivo di turno per Istanbul, in cui sono stata e posso dire che tanto loro di solito guidano peggio perciò saranno passati inosservati anche durante le riprese. Troviamo degli inverosimili poliziotti su moto da cross, ma la classica scena d'azione iniziale non poteva mancare. Inoltre troviamo una nuova agente, il cui nome verrà svelato solo alla fine essere la mitica Miss Moneypenny (nome che mi ha sempre fatto ridere, se fosse italiana sarebbe lirasoldi o eurodenaro) che per chi non lo sapesse era la mitica segretaria di M. Se non sai neppure chi è M allora hai dei problemi e sicuramente non hai visto il film quindi ciao. Insomma, quella pirla di miss monetina non ha un tiro sicuro per parare le chiappe di Bond e chiede a M se può tirare "il tiro non è pulito" "faccia fuoco" e BAM. Bond cade giù da un treno in corsa per finire in acqua e ovviamente tornare vivo come sempre a farsi una tipa in un baretto chissà dove. Nel frattempo però è stato dichiarato morto, quindi scoprirà amaramente che non ha più averi o diritti nella cara e grigia Londra. Sceglie di tornare perché amante della patria com'è, quando vede che attaccano MI6 non può che dire a M, ma che minchia mi combini? Fatto sta che nonostante sia James Bond, che tutti lo chiamino più 007 che Bond, cosa che ho trovato illogica, ma che a ben pensare dà l'idea del distacco che c'è tra il personale del nuovo quartiere sotterraneo (anche qui si ritorna al vecchio standard) e Bond, che per loro adesso è solo un agente.
Ritorna un vecchio amico, Q, capo della sezione armamenti e tecnologia degli 007. Il nuovo Q è così nuovo che aveva ancora su la plastica. Perché nella nuova Inghilterra che strizza l'occhio alle giovani menti brillanti nel campo scientifico non poteva che essere un giovanissimo a interpretare Q, che strizza l'occhio ai vecchi film con la battuta "cosa ti aspettavi, una penna esplosiva?". In generale, questo film è pieno di riferimenti ai vecchi James Bond, se avete voglia e un po' di nozioni cercateli, altrimenti che Wikipedia e viva la pigrizia.
Insomma, il giovane Q è una bella novità, anche perché la Dench e Craig non sono proprio due giovinotti. Tant'è che è su questo che si basa molta della sceneggiatura, sulla necessità di un cambiamento, di rinnovamento degli organici, della vecchiaia che avanza anche per gli 007. Premetto che per me Bond rimane immortale e più giovane di un highlander, ma giustamente qui ci troviamo davanti a un agente che torna dopo un grave infortunio e questo è interessante. Infatti, Bond deve fare dei test da cui esce male, malissimo, ma la cara vecchia M lo fa passare lo stesso, come una maestra con l'alunno un po' discolo che merita un'incentivo. A guardare però male M c'è il governo e non solo, un nuovo M si delinea all'orizzonte ed è, squillo di trombe e rombo di tamburi, Voldemort! No, seriamente, Ralph Fiennes per una volta non fa il cattivo, ma raggiunge il suo bel posto di comando dato che sarà il nuovo M. Al cinema ho continuato a chiamarlo Voldy per tutto il tempo, ma questo è un problema mio. E di chi mi era seduto vicino.
Il punto è che nella trama, non la solita, nonostante ci sia il tema della vendetta contro M e Bond da parte di un ex agente, cosa non proprio nuova di pacca, c'è un bel lavorone. Abbiamo il tema della vecchiaia, della stanchezza di un lavoro faticoso e snervante, la ricerca della propria identità (scopriamo che Bond è scozzese, che ha una casa fighissima nel nulla cosmico, che è rimasto orfano e i nomi dei suoi genitori). Ho apprezzato che la bond girl morisse e che non stessero lì a menarla troppo con storie d'amore inverosimili, stucchevoli e noiose. Tra l'altro abbiamo una bond girl asiatica e una miss soldino di origini africane. Giusto perché ci piace variare un po' gli accenti, che quello britannico è figo, ma stanca. Quindi un bel più per la trama ben studiata.
Anche se, c'è da dire, quella scena col cattivo nella prigione di plastica ricordava x-men e la parte di lui vestito da poliziotto che entra e sparacchia a tutti è una strizzata d'occhio non da poco a Batman, come già detto.
La Dench è bravissima e ho apprezzato il taglio della scena di lei da sola nella stanza con le bare degli 007 morti per la fuga di informazioni causata dal cattivone di turno (biondo platino, ma parla con accento spagnolo, mah). Fa anche una bella morte, brava Judie.
Che poi, parentesi, perché devono sempre essere biondi sti cattivi, o con gli occhi azzurri. Ancora per i tedeschi? Eccheppalle. Facciamoli col faccino innocente e insospettabile, che si confondono tra la folla. Un po' come gli agenti di borsa eh.
Torniamo alla fotografia. Abbiamo questa scena sott'acqua nel mezzo della campagna scozzese con sopra il ghiaccio e poi Bond che spara un razzo segnalatore e si illumina tutto sott'acqua. Stupenda. Oppure lui che corre via dalla casa in fiamme ed è sostanzialmente una sagoma arancio-rossastra nella notte. Un'altra è la scena in cui Bond sta per entrare in questo Casinò cinese sull'acqua. Ce ne sono veramente molte da notare. Per questo credo che gli amanti del cinema fotografico abbiano adorato questo film.
Poi già a tirar bestemmie contro i cinepanettoni in scene sadomaso che di sfumature fanno un baffo. Che schifo.
Location come sempre di grande impatto visivo, grande cast, bellissima recitazione, interessante la scelta di far apparire Craig molto invecchiato nel ruolo di Bond, ma che alla fine ha la sua rivalsa. Quello che vince non è la tecnologia, ma la preparazione, lo studio del proprio vantaggio in un luogo che si conosce bene e l'uso di materiali convenzionali. Un po' farebbe invidia a McGyver diciamolo.
La nota più triste di tutto il film non è Bond che dubita, non è M che muore, non è il realizzare che il mondo va avanti anche se ti danno per morto. No. La parte più triste di tutto il film è veder saltare in aria una delle Aston Martin più bella mai fatta.
Lì sì che mi è venuto da piangere.

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