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venerdì 21 dicembre 2012

Lo Hobbit - una noia inaspettata

Hi guy! Or girl. Or cat.
Sì, lo so che i gatti leggono i computer e stanno pianificando di conquistare il mondo. Ci studiano da vicino, ci rintronano con le loro fusa a effetto calmante e si siedono sui nostri petti quando dormiamo. Tutto questo perché noi li manteniamo aggratis e loro possono miagolare facendo finta di non saper catturare prede da soli, quando potrebbero benissimo uscire e prendersi un piccione. Conquisteranno il mondo con la loro carineria.
Sti stronzi.
Parlando di gatti, come non pensare al nostro adorato gattino doppiato da Banderas. Che ora parla con le galline e con pezzi di mulino. Come sei caduto in basso Antò. E da qui parte l'associazione mentale alla faccia di Gandalf. Com'è possibile? Perché ho visto Lo Hobbit. Precisamente due giorni fa, ma ieri avevo da ripassare le canzoncine col basso e poi dovevo metabolizzare il tutto.
Precisamente quando Galadriel parla con Gandalf (il fatto che il correttore automatico non evidenzi questi nomi vuol dire che è stato fatto da un nerd supremo amante di LOTR, il che è bellissimo) e lui fa la faccina del tipo "sì l'ho fatto ma guarda la mia espressione così innocente e carina" che mi ha fatto pensare WHAT DA FUCK, un po' ghetto con il DA ma ci stava.
Ma cominciamo dall'inizio che da metà non si capisce una mazza. Allora, premetto che sono cresciuta a michette e libri fantasy, quindi la prima volta che ho letto, o meglio mi hanno letto, LOTR avevo circa 6 anni. Adoravo elfi, fate, maghi, gnomi, nani, streghe e tutta quella roba lì. Mi piacevano le avventure, immaginare i paesaggi, i vestiti, l'atmosfera vagamente medievale che aleggiava in quei racconti. Quindi me lo facevo leggere ripetutamente, poi lo lessi anch'io da sola due o tre volte dall'inizio alla fine. Alle medie lessi Lo Hobbit o la riconquista del Tesoro (viaggio inaspettato tua sorella) e anche il Silmarillion, poi ci sono i racconti ritrovati e mille altre cose che per ora non sono rilevanti. Quindi si può immaginare con quale felicità vidi i film realizzati su grande schermo da Jackson. Certo, come tutti i fan puntigliosi c'era da ridire su certe scelte, ma nel complesso mi sono piaciuti quei film, me li riguardo sempre volentieri nonostante Elijah Wood facesse spessissimo quella faccia da triglia che non era il massimo. Insomma, un buon compromesso per un colosso del fantasy.
Poi scopri che vogliono fare Lo Hobbit. (zan zan zan)
Ci avevano già provato un paio di volte e non era andata bene. Quindi alla fine si partiva con dei presupposti decenti, dato che i precedenti non erano tra i migliori. Questo almeno era quello che speravo io. Ora, narriamo la vicenda della giovane Alice e la visione de lo Hobbit.
Dopo aver visto Skyfall ci hanno dato un buono per i popcorn. La sottoscritta adora i pop corn e dato che il buono scadeva il 20, come il tagliando della Terra, abbiamo deciso di andarci prima. Tra i vari film proposti verso le nove di sera il più decente in Bicocca era lo Hobbit. Bene, andiamo a vedere sto film.
Prima di partire da casa scopro che questo è solo il primo di tre film. Ora, partendo dal presupposto che la mia edizione del libro è di circa 300 pagine mi chiedevo come cavolo avrebbero allungato il brodo. Allora mi sono risposta che probabilmente ci sarebbero stati molti incisi sulla struttura della terra di mezzo, sulle leggende e le storie che sono in altri libri di Tolkien, un grosso approfondimento della natura dei personaggi.
Giustamente la mia risposta era sbagliata.
Inizia il film e i miei occhietti brillano. Consideriamo che io porto gli occhiali da vista, quindi di solito non guardo i film in 3D perché avendo già gli occhi delicati mi crea un certo mal di testa. Quindi 2D. Bene, comincia con questa luce da estate piena che mi disorienta dopo le numerose giornate grigie e invernali nella nebbiosa Milano, ma i miei occhietti brillano ancora. Praticamente facevo il faro umano. Arriva Gandalf e gli vedi tutte le rughe, pure le lenti a contatto nell'occhio, non sto scherzando, si vedono sul serio. Si vedono anche gli scuri sotto gli zigomi di Bilbo. Insomma, una figata sta nuova ripresa al doppio della velocità eh, piena di particolari…però la finzione si vede tutta. Già questo un po' forse è fuori luogo in un film fantasy, che si svolge in un mondo irreale, fiabesco. Diciamo che almeno la trama non è quella di Pocahontas come con Avatar ecco.
Bilbo scrive il suo bel libretto, ma ecco che appare Elijah una volta tanto con una faccia normale, ma sembra una di quelle sitcom in cui appare l'attorone famoso di un'altra serie e il pubblico fa "ooohhhh" e applaude e poi lui se ne va strizzando l'occhio alla telecamera. Ma fa niente dai, ci passiamo su. Però cosa stanno facendo insieme sti due, mica partivano verso lidi migliori alla fine di LOTR? Infatti, ma questo è l'inizio, quindi stanno organizzando la festa di compleanno di Bilbo.
Capitolo uno del signore degli anelli. Va bene legare le due storie, ma che c'entra? Non si sa, perché dura una decina di minuti e poi troniamo alla storia principale. A caso. Va bene dai non tutti hanno letto i libri, diciamo che ti facciamo passare anche questa Peter.
Entriamo nella storia vera e propria e mi ricordo ancora le frasi del libro, sostanzialmente identiche nel film. Da una voce narrante veniamo introdotti nell'avventura di Bilbo Baggins e dei nani di Thorin e ci aspettiamo una bella presentazione di tutti i personaggi, della contea, della vita degli Hobbit, così casalinghi e amanti delle comodità. No. Perché. Tanto ti racconta tutto l'immagine, che è uguale a quella di LOTR. Cosa dovrei aggiungere? Abbiamo solo 3 ore di primo film da riempire che vuoi che sia! E come le riempiamo? Coi primi piani infiniti, con le carrellate di paesaggi stupendi e di nani che camminano. Con il fottuto volo delle fottute aquile che pure sta volta non spiega nessuno da dove cazzo arrivano. Vedi solo una stracazzo di farfallina di merda in mezzo a un incendio e Gandalf che gli dice quattro paroline sottovoce e poi bam! Aquile! L'orco pallido con gli occhi azzurri si capiva che non era morto comunque.
Diciamo che il film parte male e prosegue peggio, il ritmo è estenuante, lentissimo, gli elfi devono girare tre volte attorno ai nani perché capiamo che cazzo stiano facendo? NO! Ma lo facciamo lo stesso! È necessaria la carrellata dal basso dei personaggi che guardano gran burrone senza dire nulla? NO! Ma ci piaceva far vedere i loro menti. Poi di solito dal basso inquadri per alzare, per snellire, allungare la figura. Sono NANI. DEVONO sembrare NANI. Mah.
Ci piace vedere lo stregone bruno un po' pazzo, ci piace vedere che c'è il negromante, ci piace che ci siano gli inseguimenti. Sì, ci piace, ma non per 40 minuti ecco. Ci sono i Nazgul, c'è Saruman che sembra Yoda quando parla, c'è Gandalf che fa le faccine e parla da solo verso la telecamera anche se Galadriel è lì dietro di lui. Detto questo, io lo so che sono una criticona, che partivo con delle speranze altissime. Allora mi dico, magari stai esagerando.
Quando arriva metà film e ti chiedi quando cavolo finisce capisci che è noia. Allora mi sono guardata attorno, ho iniziato a far caso a come reagivano gli altri al cinema, con la sala praticamente tutta occupata. Le persone si stavano annoiando. Facevano le battutine, si agitavano sulle poltrone, sbuffavano, ridevano poco alle battute del film. Ho chiesto anche al mio omino, che non ha mai letto Lo Hobbit e non conosce la storia, e mi ha risposto con uno sbadiglio.
Sostanzialmente un film bellissimo, se solo fosse stato montato decentemente. Se le scelte su cosa concentrarsi fossero state più oculate. Se fosse più breve, più ritmato, o anche solo più introspettivo, allora sarebbe veramente bello. Così, fa schifo.
Abbiamo fatto il calcolo e al momento sono 130 pagine di libro in 180 minuti. Circa 0,73 pagine al minuto. Più lento della media di lettura di un adulto. Fai te.
Faccio un appello, da parte dei tanti fan e non di questa magnifica saga della terra di mezzo.
Ti prego, Peter, per i prossimi due, TAGLIA.

PS. non so come mai Blogger non mi faccia rispondere ai commenti, ma ci sto lavorando.

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