Copyright © Alice Scribacchina
Design by Dzignine
domenica 24 febbraio 2013

Ansia da votazione

Era una giornata buia e tempestosa, di solito le storie iniziano così giusto? Devo ammettere che oggi non è né buia, per ora, né tempestosa, ma c'è la neve, la voglia di uscire scarseggia e domani è pure lunedì e si ricomincia a lavorare. Tuttavia oggi c'è un motivo essenziale per uscire: il voto. Che sia utile o meno, secondo i più rinomati sparapalle della nazione, noi lo diamo a chi ci pare. Sono giorni che sento le persone dire che sanno per chi non votare, ma non per chi votare. Sono anche mesi che sentiamo le solite banalità uscire dalle solite bocche. È stata una campagna elettorale in cui sparar palle ha fatto ritirare un solo contendente, sono elezioni in cui abbiamo sei candidati premier, quali che siano i loro nomi.
Abbiamo il PDL che non ha un nominativo certo, ma chissà chi sarà. Il PD almeno ha fatto le primarie, è stato un po' più attento ai suoi elettori. Perché ricordiamoci che non siamo cittadini, ma votanti, possibili elettori, persone da comprare perché facciano una X dove gli viene detto. Poi abbiamo il movimento delle stelle di Hokuto meno due, che teoricamente non ha un vero e proprio candidato, abbiamo il ladro di quarti stati, che ha ricevuto pure il caloroso invito a toglierlo dal suo simbolo, infine un volto noto che ha fatto grandi cose, ma più per le banche che per noi. Insomma, dal periodo delle piante, Ulivo, Garofano, Papavero, Margherita, Quercia, fiorellini vari, al periodo della divisione più totale. La sinistra italiana tende alla divisione, si deve che erano bravi a farle alle elementari. Se sono in quattro si dividono in due gruppi da due piuttosto che far fronte comune.
La destra italiana non ha avuto alternative per moltissimo tempo rispetto al nano malefico e le sue mafie. Cosa dobbiamo fare se non essere angosciati da quello che potremmo avere al governo? Sono tutti i meno peggio, oppure semplicemente c'è una muraglia troppo grossa perché una persona normale possa entrare nel sistema politico? Vorrei sinceramente evitare di avere i soliti volti da vent'anni che non hanno fatto grandi migliorie fino ad ora. L'eccessiva umanizzazione dei politici a portato a renderli quasi grotteschi e a mettere in atto strategie da programma pomeridiano di bassa lega. Compri il cane per far presa sugli amanti degli animali, mentre hai la fidanzata giovane per dimostrare agli uomini che ti tira ancora. Fumi il sigaro per ricordare la rivoluzione cubana o vai in bicicletta per sembrare un salutista. Pieno di contraddizioni e farse, il panorama politico italiano ha anche però la caratteristica della casta. Un'attaccamento storico alle poltrone e grandi aspettative di rimanere in vita più a lungo che mai, come Andreotti. Inoltre una sorta di inattaccabilità che pensano e sperano durerà per sempre. Perché Mister B è tornato in politica, se non per poter nuovamente fuggire dai processi a suo carico.

Arriviamo alla parte divertente, o forse più che altro tragicomica.
Partiamo per il seggio elettorale, che fortunatamente è vicino a casa. Tuttavia il mio seggio in particolare tende a una certa mobilità. Ho votato nelle scuole elementari, nelle medie e nel liceo che ho vicino a casa, perché si vede che il mio numero è migratorio per natura e si sposta. Soprattutto la cosa geniale è che si sposta senza preavviso, quindi ogni volta che dobbiamo votare c'è la sfida. Trova il seggio, nuovo gioco per maggiori di 18 anni, ma per piacere! Quindi vai, sotto la neve, alla ricerca del seggio, che non corrisponde all'indirizzo riportato sulla scheda elettorale. Scheda che, tra l'altro, era stata fatta quando c'era ancora la Moratti, nome che mi ricorda chi non voglio vedere tra i governanti.
Arrivata al seggio facendo avanti e indietro un po' di volte, hai l'ansia dei nomi. Personalmente ho sempre paura delle doppie, degli spazi nei cognomi con il "Di" davanti, nei doppi cognomi, dei nomi che sembrano cognomi e dei cognomi che sembrano nomi. Quindi nel dubbio mi sono riletta un po' di nomi giusto per chiarirmi le idee. Se la notte porta consiglio a molti, io avevo già deciso chi votare un mese fa. Alla fine son sempre gli stessi, quello che non sanno fare lo sappiamo già, puntiamo sulle poche cose che gli vengono bene oltre al dire boiate. Chi la spara più grossa vince, ma spero di no.
Dopo l'ansia del trovare il seggio, anche l'ansia dello scrivere il nome giusto, poi dove metti la croce, quante ne devi mettere e attenzione a non fare scheda nulla! Peggio dell'esame della patene in cui ti facevano terrorismo psicologico per non uscire da quadratino del vero o falso con la penna! Fortunatamente ormai è tutto al computer. Pure touch screen, una sciccheria. Come se già non sentissi la pressione, mi hanno pure detto di aspettare che stavano scrivendo non so cosa sui registri. Ma sono le 11, mi spiegate che diamine avete fatto finora? Devo ammettere che non sembravano proprio svegli.
Essendo andata a votare con mia madre avevamo due carte di identità e due schede elettorali, che ho preso in una volta sola. Questi erano così furbi che hanno invertito le schede elettorali, dandomi quella di mia madre. Dei geniacci. Inoltre avendo io meno di 25 anni non voto per il senato, tuttavia erano perfettamente convinti che dovessi votarlo, quando ho ribadito che non era così il giovane struzzo che scriveva sui registri ha guardato quello corretto e ha confermato. Grazie, credo almeno di sapere quanti anni ho e come funziona il nostro sistema elettivo, mio caro.
L'ultima ansia sarà dopo i vari spogli delle schede. Quando iniziano a fare previsioni totalmente folli, come quelle di questi giorni, la mia ansia sale particolarmente, perché l'idea di essere sbattuta a calci fuori dall'UE mi indispettirebbe non poco, soprattutto per la mia idea di partire e andare a vivere all'estero. Inoltre penso al non poter andare in giro liberamente a spendere eurini, oppure al più piccolo fatto dell'essere col culo a terra economicamente come nazione. Ma quello finché non ti tange perché dovrebbe preoccuparti, no? Domani avremo i risultati, pieno di astensioni fomentati dalle marche di birra che ci vogliono eroi votanti in maschera e calzamaglia. Certo che però potevano almeno darmela una Ceres dopo la mia ICS.
Per concludere c''è da dire che aspettare in compagnia è sempre meglio che aspettare da soli e nel circolino dietro casa dalle 20 di domani sera saremo lì a roderci le unghie e mangiarci le patatine insieme. Chissà che l'unità non faccia la forza una volta tanto.

Ho già visto in giro delle foto delle schede dentro ai seggi, cosa che è punibile con multe parecchio salate. Soprattutto la cosa più furba è stata pubblicarla su facebook col tuo nome e cognome. Complimenti vivissimi, i votanti italiani sono furbi come carciofi marci. A volte divento estremista e penso che per votare ci vorrebbe un patentino, in cui si attesta che hai letto almeno un giornale alla settimana, che ti sei informato sui candidati e i loro programmi e che conosci il sistema elettivo e politico del tuo paese. Almeno questo. Se penso che certi ignoranti votano e che il loro voto vale quanto il mio mi viene una gran tristezza. Gente che pensa che i delfini siano pesci e che i generi alimentari posizionino i pomodori tra i vegetali. Lasciatevelo dire, il pomodoro è un frutto.

A volte penso a chi, come il mio bisnonno, ha combattuto per la libertà sui monti, nascondendosi nei propri luoghi per salvare un territorio e un ideale di libertà. Penso a tutti i patrioti che hanno creduto nel paese in cui noi viviamo e che hanno cercato di costruirlo anche per noi. Penso che se loro ci vedessero adesso invece di prendere in mano un fucile e una bandiera, sarebbero andati a farsi una pastasciutta.

0 commenti:

Posta un commento